
Scuola di Coaching: formazione avanzata per aspiranti Coach professionisti
Passato, presente, e futuro
Per sollevarci dal peso della nostra individuazione e per divenire in autenticità non basta ciò che siamo stati nel passato.
Quando tutto si confonde ci restano le nostre ragioni e i sentimenti che le pervadono: scegliere una Scuola di Coaching attraverso cui accrescere la nostra competenza professionale, per conquistarci più di un titolo uno stile di essere, di fare, di sapere e di divenire, è un processo che ci invita ad ordinare le nostre priorità cercando la via autentica per la nostra autorealizzazione.
Che cosa viene prima? La conoscenza, la gioia, la disciplina, la motivazione, il senso o il desiderio?
Rimango dell’idea che una buona Scuola di Coaching, ben oltre il suo metodo e processo, sia quella in grado di accendere, di stimolare e di allenare tre principali dimensioni di noi stessi:
1. la capacità di sentire.
2. la capacità di ascoltare.
3. la capacità di verbalizzare il tutto
Andare a Scuola di Coaching
Una scuola non si riduce mai al suo apparato metodologico quale complesso di tecniche e strumenti.
È molto di più di tutto questo. Ogni scuola diviene lo spazio fisico e riflessivo di relazioni che espongono i soggetti ad andare oltre la verità fino ad allora conosciuta di sé stessi.
Una buona scuola di Coaching continuamente ti interroga: sai quello che sei e quello che vuoi essere?
La traiettoria che segna ogni Scuola non è un’illusione bensì la proiezione, la visione di un futuro desiderato da cui discende una scintilla di vitalità: iniziare è il suo verbo guida quale principio che qualifica la volontà di azione.
Una Scuola mette tutto insieme: aspettative valoriali, mete motivazionali, intelligenze emotive, self-determination.
Che cosa fa battere un cuore professionale? Proprio la materia del sogno di un Coach è il principio ispiratore per la scelta di una formazione avanzata che si presenti affini alla ricerca di senso che ognuno percorre.
Ogni Scuola segna una via di riuscita concreta purché sia sorretta da una disposizione di perseveranza e di entusiasmo.
Per non dimenticare che perdersi è un attimo mentre ritrovarsi è sempre questione di volontà.
La scelta di una formazione avanzata, per migliorare il proprio abito professionale, è imprescindibile da una stabile consapevolezza circa il ruolo che scegliamo di interpretare nel futuro.
Le specializzazioni al riguardo sono molteplici, tuttavia credo che l’apprendimento significativo di una nuova competenza professionale non possa prescindere da una Scuola che favorisce del Coach la sua evoluzione. Ne sono principi guida di una eccellente formazione:
- self development e potenziale del Coach
- identità, legittimazione, validazione
- etica e azione coerente
- costrutti di autoefficacia
- la gestione delle euristiche e il dominio dei pregiudizi
- la padronanza di metodo
- l’elaborazione di mete, obiettivi personali, nuovi valori e nuove credenze.
- L’intelligenza emotiva associata alla creatività personale.
Come si suol dire: you cant’be what you can’t see. Ma questa è un’altra storia.
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In esclusiva per INCOACHING®, testo di Simona Rebecchi – Coach professionista diplomata INCOACHING®
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