Categoria: L’utilizzo delle metafore nella gestione dei gruppi di lavoro

Categoria: L’utilizzo delle metafore nella gestione dei gruppi di lavoro

coaching di gruppo

L’utilizzo delle metafore nella gestione dei gruppi di lavoro

Il gruppo è molto più che una somma

 

Ogni metafora contiene un potenziale dinamico conversazionale, nel momento in cui genera un aumento del senso della comprensione, un arricchimento delle informazioni disponibili, un incremento di efficacia nella capacità di significare e di comunicare con l’altro.

Con le metafore, anche facendo Coaching di gruppo, l’effetto è determinato dalla investitura del pensiero divergente, capace per processi illogici e non lineari di ribaltare il rapporto esistente tra le idee e le parole, uscendo dagli usi abituali e violando le normali categorie logiche.

In tutti i contesti lavorativi la squadra intesa come gruppo di lavoro è sollecitata a ottimizzare almeno due competenze di primaria importanza, finalizzate allo sviluppo della consapevolezza delle interdipendenze e delle relative retroazioni:

  • Complex thinking quale attitudine a sviluppare una visione sistemica del contesto aziendale e delle relazioni ad esso connesso.
  • Context reading quale attitudine e disposizione stabile a costruire progressivamente un contesto relazionale favorevole, profittevole e pro-motivo.

Un gruppo di lavoro rappresenta sempre per un Coach l’opportunità di confrontarsi con un universo multisensoriale e poli-valoriale; per questo motivo diviene efficace eccedere la parola utilizzando la metafora, sia essa di immagine, di azione, di composizione, per produrre effetti diversi e con il fine di ottimizzare i risultati comuni.

 

 

La metafora del gioco

Fare Coaching in un gruppo mediante l’utilizzo delle metafore consente ad un team building di sperimentarsi insieme, in modo inedito, favorendo l’interpretazione verso scenari diversi e profilando nuove possibilità future.
Una delle metafore maggiormente utilizzate nei contesti di team building è propriamente il gioco anche in forma di rule playing.

In entrambi i casi la metafora generata da una azione ludica e rappresentativa permette di innescare una struttura del discorso inedita, sorprendente e creativa, con cui ci si conquista un nuovo modo di accedere alla realtà, di parlarne e di interpretarla.

In un gruppo, proprio l’integrazione e l’interazione di legami, competenze, valori, aspettative e ruoli,  tutti compresenti al dialogo, può essere favorevolmente sostenuta e valorizzata con l’utilizzo di metafore del gioco, dove la contrapposizione disciplinata tra l’autonomia dei soggetti e la loro interdipendenza si traduce per effetto in:

  • Sospensione del controllo e libertà di espressione
  • Condivisione delle storie, identificazione e comprensione
  • Sensibilità sugli accenti e sugli accordi di relazione
  • Senso di appartenenza e legame sociale
  • Capacità di ascolto, sospensione del giudizio, del lamento e della critica improduttiva
  • Sperimentazione della fiducia e controllo dello scetticismo.
  • Innovazione nei processi di risoluzione dei problemi
  • Apertura degli orizzonti all’interno dei processi decisionali
  • Acquisizione di modelli di apprendimento attraverso cui si eleva il contributo degli altri
  • Gestione pro motiva e costruttiva delle responsabilità in ottica di coesione armonica delle parti.
  • Processi di reciprocità e di solidarietà.

 

A ben vedere ogni metafora inserita in un contesto di Coaching di gruppo, gestita adeguatamente con metodo che ne esalta la predicazione letterale e le inferenze conversazionali, ha la magia di introdurre nuovi codici di pensiero, di sentimento e di azione, tale per cui ogni contesto assume caratteristiche multiformi che necessitano di essere conciliate e mediate, nell’ottica di potenziare l’efficacia di tutto il team building.

 

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In esclusiva per INCOACHING®, testo di Simona Rebecchi – Coach professionista diplomata INCOACHING®

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