Categoria: Donna, famiglia, lavoro ed equilibrio

Categoria: Donna, famiglia, lavoro ed equilibrio

Donna, famiglia, lavoro ed equilibrio

INTRODUZIONE
Per una donna realizzarsi nel lavoro e contemporaneamente essere una compagna e una madre soddisfatta è un sogno che richiede la ricerca continua di equilibrio.

Ringrazio il metodo del coaching che mi ha dato la possibilità di interpretare in maniera nuova la mia vita, nella quale ho cercato costantemente un equilibrio tra lavoro e famiglia, spinta dal bisogno di essere pienamente madre e moglie e al tempo stesso di seguire le mie inclinazioni fortemente orientate all’imprenditorialità.
blank_spaziatoreRUOLI
Sentirsi soddisfatti nel proprio ruolo significa avere la sensazione di appagare i propri bisogni, inclinazioni ed aspirazioni, di poter sviluppare il proprio potenziale.

La vera sfida per una donna è saper ragionare secondo un’ottica del e/e

  • mi realizzo sul lavoro e sono soddisfatta in famiglia
  • mi sento una donna madre e una donna professionista

e abbandonare una logica del o/o

  • o sto bene sul lavoro o sto bene in famiglia,
  • o mi realizzo come lavoratrice o mi realizzo come madre.

La vita è un susseguirsi di cicli che comportano modifiche o cambiamenti nella vita della persona e nei ruoli che incarna.
Tramite un percorso di coaching la donna potrà individuare gli aspetti che meglio caratterizzano il suo potenziale e potrà incanalare consapevolmente l’energia con le risorse di cui dispone per raggiungere sia gli obiettivi professionali sia familiari.
Quanto maggiore sarà l’allineamento tra la persona e le proprie attitudini, tra obiettivi e potenziale, tanto più semplice sarà sviluppare i propri progetti e attraversare le diverse fasi di cambiamento.

La consapevolezza delle diverse fasi della vita potrà aiutare ad equilibrare le forze, purché l’obiettivo sia sentito e sia una sfida che non va in contrasto con i propri valori. Se, ad esempio, in un determinato periodo il lavoro rappresenta la priorità e la donna ne è consapevole, allora sarà più facile incanalare le energie nel lavoro senza che ciò comporti una perdita per la famiglia.
Allo stesso modo quando si renderà necessario per la donna dedicarsi, per esempio, alla nascita dei figli e al loro accudimento, la consapevolezza di poter appagare il bisogno e la capacità di amare e di essere amata, di prendersi cura dei propri cari, rafforzerà la motivazione della scelta, nel rispetto delle proprie attitudini. Come afferma A. Maslow, Le attitudini pretendono di essere sfruttate e cessano di protestare soltanto quando vengono adoperate in misura sufficiente.
blank_spaziatoreCURA SI SE’
Percepire che il proprio stato di benessere è la fonte primaria per costruire e mantenere rapporti positivi con le persone vicine, non è scontato!
Ma è proprio il fatto di dare spazio alla propria persona, dedicarsi del tempo, trovare il piacere nelle piccole cose che può cambiare la qualità della quotidianità e di conseguenza la qualità delle relazioni.

La relazione facilitante che si instaura in un percorso di coaching permette al coachee di prendere maggiore consapevolezza di sé. Nel caso di una donna, è proprio ascoltando se stessa, prestando attenzione alla propria natura e ai propri bisogni, in altre parole prendendosi cura di sé, che riconoscerà le proprie risorse e il proprio potenziale attraverso appunto un processo graduale di consapevolezza.
Questo percorso aiuterà a chiarire le priorità e qualità personali che la donna desidera mettere a disposizione di un progetto di vita, nelle diverse fasi di crescita.
blank_spaziatorePOTENZIALE
Vari aspetti caratterizzano il potenziale umano: i valori, il carattere, l’intelligenza, le attitudini, le competenze. Ma come può una donna sfruttare il suo potenziale se non è consapevole di quali aspetti caratterizzano la propria persona?
Uno dei passi più importanti in un percorso di coaching è appunto quello di far venire a galla il potenziale del coachee.

Una donna può valorizzare i suoi tratti potenziali oppure rinunciarvi; talvolta però non si tratta di una scelta intenzionale ma di un’abitudine a far quadrare vita lavorativa e vita familiare, con gran forza di volontà e spesso con frustrazioni.
Tramite un percorso di coaching la donna troverà gli aspetti valoriali, i tratti caratteriali, le capacità intellettive e le attitudini che meglio individuano il suo potenziale e potrà incanalare consapevolmente l’energia con le risorse di cui dispone.
blank_spaziatoreMOTIVAZIONE ED EQUILIBRIO
Trovare un equilibrio significa poter agire in autonomia e con pieno coinvolgimento sia nel lavoro che in famiglia e soddisfare i propri bisogni di crescita. La donna trova nella motivazione il maggior stimolo per esprimersi e dedicare le proprie energie ad entrambe le sfere.

Quando la motivazione intrinseca sta alla base dell’agire, porta inevitabilmente la donna a sperimentare il piacere di lavorare e a provare emozioni positive sia in famiglia che nel lavoro.
Ad influire sul benessere complessivo della persona possono essere talvolta i miglioramenti concreti in ambito lavorativo, altre volte le soddisfazioni personali e familiari.

Il segreto dei risultati, secondo D.Pink, sta nella pulsione interna che non si vede. La pulsione a fare le cose per il loro valore. La spinta a fare le cose perché hanno senso.

Compito di un coach è quello di allenare il coachee a compiere attività che lo gratificano, che esaltano le sue abilità e i suoi talenti, affinché possa adattare la propria vita ad utilizzarli in ambito lavorativo e familiare, al meglio.
La motivazione intrinseca può diventare uno stimolo importante per vivere in equilibrio il continuo passaggio tra lavoro e vita privata.

Quello che conta, afferma J. Tolja, non sono tanto le esperienze quanto saperle rendere significative.
blank_spaziatoreAMBIENTE
L’ambiente in cui una donna vive è un elemento importante che influenza il suo comportamento e i suoi progetti di vita. Nell’ambito del lavoro la donna può trovare degli alleati che la aiutano a lavorare con motivazione e a realizzare la sua crescita o al contrario incontrare delle persone che mettono in difficoltà la sua autodeterminazione ed ostacolano la sua relazionalità.
La famiglia, allo stesso modo, può facilitare le sue scelte supportandole, o diversamente ostacolarle togliendo alla donna autonomia, quell’autonomia indispensabile per il raggiungimento dei suoi obiettivi.

Non sempre però esiste la consapevolezza di queste influenze e, fintanto che una persona non realizza personalmente quali sono i suoi bisogni, le sue aspettative, le sue attitudini, il suo carattere, non riuscirà ad equilibrare le proprie energie tra vita lavorativa e vita familiare. E questo vale soprattutto per una donna.

Riguardo all’ambiente familiare, all’interno del quale una persona cresce e si forma, va evidenziato che il condizionamento legato alle aspettative della famiglia e al ruolo che questa le attribuisce, influenza il modo in cui l’individuo pensa ed agisce nelle sue convinzioni.

Un percorso di coaching aiuterà in tal senso la donna a

  • trovare gli alleati che la aiuteranno a realizzare le sue scelte e la sua crescita
  • individuare le convinzioni che possono limitare la sua consapevolezza e ostacolare il raggiungimento dei suoi obiettivi.

blank_spaziatoreLAVORO
Sarebbe importante che le aziende capissero il ruolo del coaching nell’aiutare una donna ad essere motivata e soddisfatta sia in ambito lavorativo che familiare.

Un percorso di coaching faciliterebbe infatti l’individuazione dei requisiti che stanno alla base della motivazione sul lavoro: il piacere di svolgere un’attività, la crescita personale che comporta, la sfida che rappresenta e il senso e significato che riveste l’attività.
Ancora troppo spesso il mercato del lavoro è basato sugli incentivi anziché sulla motivazione, laddove il segreto per risultati di alto livello non sta nei premi e nelle punizioni, ma nella pulsione interna che non si vede, come sottolinea D. Pink.

Soprattutto in ambito lavorativo “si deve guardare alle persone in termini di potenzialità, non di performance” afferma J. Whitmore “, ed è proprio alle capacità nascoste e non solo a quelle già espresse che si rivolgerà l’attenzione del coaching.
blank_spaziatoreFAMIGLIA
La donna, nonostante abbia la percezione di seguire la propria vocazione e senta il bisogno di prendersi cura dei propri cari ed amarli, ha bisogno di un riconoscimento tangibile che dia la misura dell’impegno che svolge. Il coaching può facilitarla a stimare maggiormente le sue qualità e a prendere consapevolezza dell’importanza di questo ruolo.

Un progetto di vita basato sul lavoro e sulla famiglia può comportare talvolta un senso di colpa che deriva dallo sbilanciamento dell’energia e dell’impegno prestato a favore di uno dei due ruoli. Compito del coaching sarà quello di rendere consapevole la persona degli ostacoli che incontra nel suo cammino ma anche di individuare i supporti e gli alleati su cui poter contare.

Per aspirare ed avere una famiglia felice non basta desiderarla. Un progetto di vita si basa su traguardi da raggiungere e su scelte ed azioni che ne permettano la realizzazione. Il metodo del coaching può essere efficace in famiglia per individuare gli obiettivi verso i quali rivolgere l’attenzione e per creare piani d’azione per raggiungerli, esprimendo le proprie potenzialità e gratificando la persona.
blank_spaziatoreCONCLUSIONI
Il coaching mi ha aperto un nuovo mondo e mi ha fatto capire che questa disciplina è particolarmente adatta a favorire l’ambizioso progetto di ogni donna di potersi realizzare e di far convivere in armonia lavoro e famiglia.
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Anna Presel
Coach professionista, Life&Business
Trieste
anna.presel@gmail.com

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