Categoria: Crescere è diventare autentici

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Crescere è diventare autentici

“Se come il viso si mostrasse il cuore”

Se la tua vita potesse parlare per te, cosa direbbe? Che parole userebbe?

Tanto per cominciare: tutti noi condividiamo, anche in tempi diversi e con distinte combinazioni, il bisogno di sicurezza, di solidità, di appartenenza, di riconoscimento.
Eppure, la via per il loro soddisfacimento è ben nota, per quanto difficile da percorrere. Essa riguarda la maniera di vivere in autenticità.

Significa saper centrare la propria esistenza sulla ricerca di una realtà interiore, di una verità intima e profonda.

Come dice il filosofo Mancuso “è autentico colui/colei che è capace di accordare il suo temperamento a ciò che dice, che fa, a quello che pensa e a quello in cui crede”.
Presuppone dunque la capacità del soggetto di vivere in linea con la propria natura, con le proprie passioni, sogni e desideri.
L’autenticità è un valore e una virtù morale che ti pone nella posizione spirituale e consapevole di essere nell’angolo giusto, in una parte di mondo e di vita coerente, unica e speciale perché propria.

Quando sei autentico nella maniera di vivere sei capace di stare al centro della tua vita e non ai margini, non aspetti dunque che sia che un moto esterno a ricordarti chi sei.
La verità di te è un processo di onestà con sé stessi ma tutto questo presuppone la disponibilità e il coraggio di scrutare i molti volti di sé, spogliandosi di alibi, di maschere, di paure, di insicurezze.

 

Ritrovarsi per diventare autentici

Quando agiamo siamo più inclini a seguire gli imperativi esteriori o gli impulsi interiori?

La vita si cerca dentro di sé, anche gli antichi ce lo indicano: la parola autenticità deriva dal greco autòs ovvero “che è sé stesso”. Ci si riferisce al soggetto che è capace di rincorrere la sua essenza, ciò che gli è proprio da sempre.
All’interno del difficile bilanciamento tra le tensioni di esteriorità e interiorità dell’esperienza quotidiana, l’essere autentico è dunque colui che dice quello che pensa, compie quello in cui crede e sente ciò che manifesta.

Tutto questo espone il soggetto a confrontarsi con alcune dimensioni di sé per ritrovare una familiarità di senso e di significati nell’agire, che un processo di Coaching sa ben articolare e valorizzare.
Mi riferisco ai paradigmi di libertà/ necessità; statico/dinamico; verità/realtà; espresso/inespresso; bisogno/motivazione.
Trattasi di categorie che qualificano l’unicità di vivere di un soggetto e in quanto tali ne tracciano anche il suo sviluppo di crescita futura.

Per tutto questo il Coaching si presenta come particolarmente efficace: in quanto metodologia relazionale si configura come un processo comunicativo incentrato sulla soluzione, facilitante l’apprendimento autodiretto, la coscienza di sé, la crescita personale e il riconoscimento consapevole del proprio potenziale umano.

Letteralmente, il processo ci Coaching ci aiuta a far emergere quel ricco immaginario che noi che ci contraddistingue per poi giungere a scegliere la parte originale di noi che vuole mostrarsi, parlare, agire, vivere.

Vogliamo davvero deprivarci della nostra ricchezza interiore per aderire a sensi di inferiorità, al senso di colpa, alle ferite del passato, agli impulsi di impotenza appresa e ai meccanismi di autodifesa?

Nel Coaching alcuni verbi hanno la forza di tradursi fin da subito in dichiarazione di intenti e di azione, nel tentativo di uscire da un angolo inappropriato in cui ci sentiamo frammentati, inadeguati, inetti, indesiderati, scoperti e non protetti, asfittici e immeritevoli.

Sono tali i verbi ACCORGERSI, ACCOGLIERSI, RICONOSCERSI E ACCCETTARSI. Tanto di tutto poiché del tutto ogni cosa si muove sempre.

Per crescere e migliorare sé stessi occorre essere autentici. Come fare?
Direi a partire dalle giuste domande, quelle che ti espongono a mirarti dentro fin nel profondo, dando vita a un gioco intrecciato di quesiti esplorativi, affettivi, riflessivi, analitici, creativi. Il tutto porta ciascun individuo a misurarsi con la propria personale fluidità, flessibilità, apertura mentale, dominio di sé, agilità decisionale.
Essere unici è essere autentici.

Come afferma la grande scrittrice e filosofa Marguerite Yourcenar: “La libertà basta volerla. Tutti saremo trasformati se avessimo il coraggio di essere ciò che siamo”.

Se vuoi approfondire l’argomento leggi l’articolo “Diventare Coach: guida alla crescita e all’autenticità

 

 

In esclusiva per INCOACHING®, testo di Simona Rebecchi – Coach professionista diplomata INCOACHING®

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