Categoria: Come sviluppare abilità avanzate di dialogo maieutico nel Coaching

Categoria: Come sviluppare abilità avanzate di dialogo maieutico nel Coaching

dialogo maieutico

Come sviluppare abilità avanzate di dialogo maieutico nel Coaching

Al centro la persona

Partorire sé stessi è scegliere di rinascere una seconda volta. È l’effetto della Maieutica quale metodo e processo virtuoso di conoscenza più profonda di noi stessi.
Infatti, come spesso mi capita nella prassi, attraverso l’arte della confutazione e mediante la dialettica delle domande efficaci, il soggetto diviene capace di liberarsi dalle proprie false credenze, per dare alla luce la verità di sé, quale atto di conquista personale autodeterminata e auto educata.

Trattasi di un impalcatura/scaffolding di sostegno al Coachee composta da due principali parti e scopi comunicativi, attraverso scale e gradi di inferenze conversazionali. Nello specifico mi riferisco a:

1. Pars destruens: laprima parte di conversazione è decostruttiva. Attraverso l’esplorazione di somiglianze, prossimità, contraddizioni e polarità, il metodo spinge il soggetto ( Coachee) a mettere in discussione gli stili di comportamento convenzionali, gli schemi di pensiero automatici e usuali, l’insieme delle esperienze apprese con il carico delle interpretazioni limitanti, per poi farlo approdare all’accoglimento del dubbio, dell’incertezza, del non saputo. Lo guida una ritrovata umiltà, compassione e legittimazione di sé stesso.
2. Pars construens: non è confutazione a maieutica pura, nel senso che nasce dalla attitudine a fare domande aperte e pro-motive, con lo scopo di condurre il soggetto ( Coachee) alla rivelazione dei suoi talenti, del suo potenziale, della ricchezza della sua irripetibile unicità. Infine, lo riporta a vedere più chiaramente la vasta gamma di possibilità, di azioni, di soluzioni, con cui può ri- conquistare l’autentico di sé.

Essere speciale

“L’arte della maieutica non è che l’arte della ricerca associata. L’uomo non può giungere in chiaro con sé stesso da solo. La ricerca che lo concerne non può cominciare o finire nel recinto chiuso della usa individualità, invece è frutto di un dialogare continuo con gli altri, come con se stesso” (cit. filosofo Nicola Abbagnano).
La maieutica non dà ma fa produrre gli altri. Soprattutto consente di potenziare di primo due qualità del pensiero di cui siamo provvisti tutti:

a) Il pensiero critico: quale attitudine alla problematizzazione personale della realtà e delle esperienze, portando il soggetto sempre un passo avanti e oltre le proprie consuetudini o credenze consolidate, per poi acquisire il valore della incertezza e di questa il suo tono potenzialmente evolutivo.
b) Il pensiero creativo: gli uomini più che del sentirsi completi hanno bisogno di sentirsi artefici delle loro scelte e del campo in cui impegnarsi. Il pensiero creativo, in questo senso, risponde alla libertà creativa e con essa evoca la libertà di scelta del soggetto. Il dialogo maieutico non solo stimola l’intelligenza creativa ma con essa lo spazio complementare della intelligenza emotiva.

Il tutto ci porta alla triade Socratica, per sintesi e per nuovo inizio: conoscere sé stessi, scoprire sé stessi, essere sé stessi. Ma questa è un’altra storia.
Che cosa aspetti ad esplorare qualcosa di nuovo?

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In esclusiva per INCOACHING®, testo di Simona Rebecchi – Coach professionista diplomata INCOACHING®

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