
Coaching ed Intelligenza Artificiale (AI)
Studiando il metodo del Coaching ed in particolare quello del Coaching evolutivo, ho preso coscienza di quanto sia importante nel percorso la relazione che si instaura tra Coach e Coachee, ove ciascuno esprime sé stesso e le proprie caratteristiche peculiari.
Il Coaching è un viaggio di scoperta e crescita personale ove il Coachee, autodeterminato a raggiungere i propri obiettivi, è al centro del processo.
Il Coach, focalizzandosi sul Coachee, costruisce una relazione accogliente in cui il Coachee, non avvertendo alcun giudizio o fretta di arrivare alla soluzione ma solo ascolto empatico, si aprirà sempre più verso il Coach, raccontandosi ed esponendosi.
Trovando, infatti, nella figura del Coach un alleato incondizionatamente fiducioso delle sue potenzialità, instaurerà con lui una relazione autentica, rendendo così efficace il processo.
Il Coach, al contempo, si affianca al Coachee ponendogli:
- Domande aperte che invitano ad esplorare liberamente i pensieri;
- Domande puntuali per aiutarlo a identificare eventuali limiti e blocchi;
- Domande stimolanti per aiutarlo ad esplorare i propri pensieri, le proprie emozioni e dunque le proprie risorse.
Questo percorso, guidato dal Coach, porterà a far emergere nel Coachee la consapevolezza delle proprie potenzialità, affinché egli stesso sviluppi strategie per raggiungere i propri obiettivi.
Il Coaching è quindi un processo collaborativo che permette al Coachee di esplorare, elaborare, crescere e raggiungere i propri obiettivi, con il Coach alleato, fiducioso e stimolante.
Studiando ed applicando il metodo di elaborazione dei possibili percorsi che portano all’autoconsapevolezza delle risorse del Coachee, ho apprezzato subito la potenza del metodo e quanto strettamente connesso all’umanità e professionalità del Coach.
Ci si domanda, allora, se tale metodo possa essere trasformato in algoritmi eseguibili da macchine in grado di supportare il processo.
Partendo da questa riflessione e dal recente diffondersi dell’uso dell’Intelligenza Artificiale, mi sono interrogato sulla possibilità di unire le caratteristiche umane del Coach a tale avanzata tecnologia per affiancare il Coach nel processo o al limite sostituirlo.
Ho scoperto che esistono già da tempo studi specifici e approcci differenti che discernono il tema.
Uno studio in particolare del 2022, “Comparing artificial intelligence and human coaching goal attainment efficacy”, mi è stato di ispirazione.
Lo studio presuppone che l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale possa compararsi ad alcuni tipi di Coaching.
Infatti, i Coach potrebbero essere classificati in quattro macrocategorie, sulla base della formazione e della maturità raggiunta, e che l’AI potrebbe competere unicamente con i primi livelli.
I quattro livelli di maturità dei Coach possono essere come di seguito individuati:
- Al I livello, i Coach “basati su modelli” che seguono in modo meccanico un processo stabilito.
- Al II livello, i Coach “basati sul processo” che seguono un approccio più flessibile, utilizzando un insieme di strumenti e tecniche più ampio seppur ancora limitato.
- Al III livello, i Coach “basati sulla filosofia” che applicano una mentalità ampia, legata alla situazione del cliente e stimolano la riflessione sia prima che dopo la sessione di coaching.
- Al IV livello, il più elevato, i coach definiti “eclettici sistemici”, ovvero coloro che hanno acquisito una lunga esperienza in grado di consentirgli un approccio appropriato e mirato allo specifico contesto del Coachee.
“…come novizi imparano le regole, come intermedi rompono le regole, come maestri cambiano le regole e come artigiani trascendono le regole…”.
Con questo si sottolinea come gli uomini, tutti, siano in grado di integrare le conoscenze e di applicare l’apprendimento in contesti sempre più elaborati arricchendo la loro esperienza, fino alla capacità di gestire situazione con molteplici complessità con analisi ed approcci specifici.
Lo studio si basa, inoltre, sulla Teoria del Goal Setting elaborata da Edward Locke e Gary Latham, che si concentra sulla definizione degli obiettivi e la loro influenza sulla motivazione e sulle prestazioni.
I punti chiave della teoria e della rispettiva tecnica presuppongono che l’obiettivi debba essere:
- Specific (Specifico): in tal modo incidono positivamente, aumentano la persistenza e supportano lo sviluppo di strategie attuative, dirigendo attenzione ed azione, modulando energia ed impegno.
- Measureable (Misurabile): con evidenze che consentano di capire il se ed il quando di ciò che si è raggiunto.
- Achievable (Raggiungibile): compatibile con le risorse disponibili.
- Relevant (Rilevante): prioritario e di interesse.
- Time-based (Temporale): bisogna definire un tempo o una scadenza per il raggiungimento.
Metodo e risultati
La metodologia seguita è stata di tipo analitico-statistico: sono stati selezionati due gruppi di volontari suddivisi in modo omogeneo che hanno seguito separatamente un intervento di coaching di ugual durata.
Nel primo gruppo i partecipanti hanno ricevuto coaching da un Coach umano, nel secondo da un chatbot AI, chiamato Coach Vici.
Il chatbot Vici svolgeva il ruolo di coach ed interagiva con i partecipanti tramite il linguaggio naturale in forma di chatbot testuale, avendo in background un software di Intelligenza Artificiale addestrato ad utilizzare le teorie base di coaching e quella del Goal setting.
Il coach Vici usava due tipi di conversazioni testuali:
- Nel primo tipo, aiutava gli utenti a specificare obiettivi realistici e a impegnarsi in azioni realizzabili per raggiungerli.
- Nel secondo tipo, gli utenti riferivano le azioni intraprese e i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi, riflettendo sugli ostacoli incontrati e gestendo eventuali richieste di modifica degli obiettivi stessi.
L’applicazione Vici, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a cui ciascuno poteva ricorrervi tutte le volte che desiderava, con l’obbligo di almeno una volta al mese.
Lo studio ha dimostrato che entrambi i tipi di Coaching, l’AI Coaching ed i Coach umani, sono stati efficaci nel supportare i clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi. Questo però è valido quando ci sono obiettivi chiaramente definiti e misure esplicite di successo.
Altre applicazioni dell’intelligenza artificiale
Altri casi di applicazioni dell’Intelligenza Artificiale è quella a supporto di Manager che, utilizzando uno stile di Leadership ispirato al metodo del Coaching, sfruttano la capacità dell’Intelligenza Artificiale di analizzare velocemente grandi quantità di dati, al fine di individuare modelli e tendenze per fornire indicazioni ai dipendenti sulle loro aree di miglioramento e supportarli in modo specifico a migliorare le prestazioni.
Ulteriori possibili applicazioni
Un’altra applicazione dell’Intelligenza Artificiale al coaching potrebbe essere individuata nella fase tra due sessioni durante l’esecuzione del Piano di Azione.
In questo contesto, con obiettivi chiaramente definiti con il Coach umano, una volta esplorati ostacoli e facilitatori, un’applicazione basata sull’Intelligenza Artificiale di tipo chatbot potrebbe supportare il monitoraggio del piano di azione individuale del Coachee.
In sintesi, un processo di coaching svolto e supervisionato da un Coach umano, che gestisce l’applicazione del metodo nel percorso e nelle sessioni, dando all’AI esclusivamente il compito di monitorare ed eventuale supportare un extra sessione di Coaching.
Applicazioni e Vantaggi possibili
L’AI Coaching è applicabile quando ci sono obiettivi chiaramente definiti e non contrastanti.
Un vantaggio dell’AI coaching consiste nella totale disponibilità nel tempo e quindi la possibilità di essere sempre accessibile.
L’AI Coaching potrebbe essere più economico e quindi utilizzato da un maggiore numero di persone.
Potrebbe essere applicato nel campo dell’istruzione e le nuove generazioni potrebbero utilizzare l’AI Coaching per essere supportate nel raggiungimento di obiettivi relativi ai loro studi, ad esempio la preparazione di un esame.
Le scuole e le università potrebbero fornire questo tipo di Coaching per motivare gli studenti a raggiungere buoni risultati, proponendolo come forma di gioco.
Inapplicabilità e possibili svantaggi
L’AI Coaching non funziona quando manca una chiara definizione degli obiettivi, ovvero quando questi risultano contrastanti tra loro.
L’AI potrebbe, infatti, non essere in grado di rilevare se un obiettivo di Coaching è eticamente accettabile, ad esempio obiettivi che danneggino qualcuno o addirittura il Coachee stesso.
L’Intelligenza Artificiale, limitandosi a raccogliere dati e rispondere di conseguenza, non effettua selezione e ove questi contengano pregiudizi razziali, culturali, sociali potrebbe indirizzare verso soluzioni distorte.
Il rischio risiede nell’incapacità dell’AI di compiere una valutazione moralmente ed eticamente critica, ma meramente oggettiva.
Inoltre, avere un chatbot estremamente accessibile può creare dipendenza; infine tra una sessione e la successiva il Coachee maggiormente monitorato rispetto al Coaching umano non è portato a sviluppare resilienza ed autodeterminazione.
L’importanza del Coach umano
Un effetto peculiare del Coaching umano è che spesso il Coaching va oltre il raggiungimento degli obiettivi, il Coach umano stimola la riflessione, anche con il silenzio, permettendo al Coachee di riflettere e raggiungere la consapevolezza di un obiettivo più profondo o alternativo.
L’Intelligenza Artificiale attualmente manca di empatia ed intelligenza emotiva: l’interpretazione del linguaggio del corpo, le emozioni che il Coachee trasferisce al Coach, non posso essere usata da una macchina con intelligenza artificiale per identificare gli ostacoli ed i facilitatori che limitano la performance del Coachee.
Il Coach ed il Coachee in quanto esseri umani sono unici ed irripetibili, ad oggi, dunque una macchina che si basa sulla conoscenza attuale dei comportamenti e della comunicazione umana tende ad indirizzare a soluzioni già osservate, e non supporta l’identificazione di nuove strategie che sfruttano l’unicità delle sue potenzialità.
Un Coach umano accompagna il Coachee nel percorso di cambiamento e scoperta, affrontando resistenze, indentificando potenzialità, incoraggiando l’azione e la perseveranza.
Questo processo di trasformazione personale ad oggi è difficile da replicare con un chatbot.
Vincenzo Barriciello
Plant Sr. Director | Coach Professionista diplomato INCOACHING®
Roma
vincenzo.barriciello@gmail.com
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