Categoria: A volte cambiare non è facile

Categoria: A volte cambiare non è facile

A volte cambiare non è facile

Il cambiamento non si riferisce necessariamente ad un momento ben preciso di rottura con il presente o il passato, ben identificabile nel tempo tanto da essere definito chiaramente con un “prima” e un “dopo”, ma può essere realizzato attraverso un processo più lungo e spesso quasi impercettibile, fatto di aggiustamenti e rilanci successivi.

La prospettiva di cambiamento si scontra nell’individuo con resistenze interne ed esterne di diversa natura e direttamente connesse con l’entità degli aggiustamenti richiesti, con le difficoltà provate per evolvere, con il livello e il tipo di sfida per la persona e il suo sistema.

Il cambiamento richiede uno sforzo di adattamento cognitivo ed emotivo, inoltre spesso si scontra anche con resistenze di insieme del sistema che difendono lo status quo, che tendono all’evitamento delle possibili rotture, delle perdite di riferimento, dello stress e delle frustrazioni legate all’incertezza della nuova situazione.

Ma per potere evolvere verso un’altra condizione bisogna necessariamente e definitivamente abbandonare alcuni legami con la situazione precedente.

Il cambiamento dunque si accompagna a volte ad una sofferenza provocata dalla perdita delle abitudini e degli attaccamenti passati e presenti, associandosi ad un insieme di sentimenti ed emozioni che è importante riconoscere. Infatti, la presa di coscienza apre la via al cambiamento stesso, consentendo alla persona di liberarsi ed abbandonare gli investimenti passati per reinvestire le proprie energie su nuovi progetti.

Nel coaching il cambiamento è intrinseco alla domanda del cliente, ed ha come caratteristica imprescindibile quella di essere richiesto, voluto, desiderato dal coachee. Il coach non spinge al cambiamento, ma si pone come catalizzatore del processo, come fonte di scoperta, di riflessione e di consapevolezza del coachee.

È grazie al coach che, in una condizione di cambiamento desiderato ma non realizzato, l’individuo arriva a rendersi conto che l’espressione del suo potenziale viene frenata da “lutti” non elaborati o incompleti che gli impediscono di investire energie senza paura, ambivalenza o rimpianto in un nuovo progetto o in un nuovo ambiente.

Accompagnare la persona verso la concretizzazione del cambiamento desiderato, comporta quindi, per il coach, l’attivazione di una relazione di fiducia che si sviluppa in un contesto protetto e supportivo. Accompagnare il cambiamento, significa anche per il coach riconoscere e rimandare i timori e le convinzioni limitanti, analizzare le emozioni e i fatti che emergeranno dalle sessioni, rispettando il tempo di rielaborazione e presa di coscienza del coachee.

In un contesto di cambiamento, il coachee deve assolutamente trovare nel coach un punto di riferimento, una persona significativa, deve trovare allo stesso tempo ascolto ma anche incoraggiamento ad agire, deve percepire una alleanza incondizionata, deve sentire attorno a sé fiducia ed autenticità. Solo in questo contesto “solido” il coachee potrà gradatamente avanzare verso il futuro desiderato, supportato dal coach nella mobilitazione di tutte le sue potenzialità e risorse per la realizzazione di un piano d’azione concreto ed autodeterminato che lo porterà, attraverso un processo di cambiamento, ad un futuro migliore.

Franco Rossi

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