Categoria: Tecniche di Coaching per crescita e autenticità

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diventare autentici

Tecniche di Coaching per crescita e autenticità

Al di fuori di sé stessi

Credo che la chiave di un processo di Coaching sia l’empatia (nella sua accezione di contatto), messa in azione e in relazione sotto due principali punti di vista:

  • 1. in senso attivo per il Coach quando mette a disposizione la sua intelligenza emotiva per supportare il soggetto Coachee nella chiarificazione di sé stesso.
  • 2. In senso attivo per il Coachee quando, accompagnato da un processo comunicativo maieutico del Coach, si conquista con l’azione e con la riflessione uno spazio più sensibile e senziente verso l’intimo e l’autentico di sé.

Quante volte al giorno siamo invece capaci di indossare maschere sociali per sentirci parte di qualcosa?
Si sa che l’equilibrio è una faccenda sottile come anche il lavoro di riadattamento delle nostre tensioni interne.
Ecco perché ogni maschera dettata dal desiderio di fuggire da sé ci facilita lo sforzo spostandoci sempre più lontano dalla visione autentica di noi stessi, inducendoci a guardare sempre fuori, verso l’esterno e difficilmente verso l’interno di noi stessi.

 

Questione di punti di vista

Spesso il passo inautentico è generato dal divario tra ciò che siamo e ciò che dovremmo essere.

In tal senso emerge per l’individuo un problema di validazione di sé che un processo di Coaching può aiutare a svelare, a dipanare e a migliorare. Per validazione, secondo quanto la letteratura psicologica ci dice, si intende un processo che consente di riconoscere e legittimare il significato intrinseco delle proprie risposte emotive-cognitive e comportamentali, ovvero sé stessi nella ricchezza della propria complessità. Proprio il metodo, attraverso l’elaborazione di presente percepito e futuro desiderato, correlato dalle domande potenti, consente di passare dalle contraddizioni e dai conflitti interni auto sabotanti a quelli costruttivi.

Come riconquistare un’armonia e un equilibrio funzionale alla crescita di noi stessi, in chiave autentica?
Se partiamo dal presupposto che ogni personalità non può essere compresa fuori dal suo contesto sociale, gli altri sono spesso cardini attraverso cui gli individui ricercano il proprio sé.
In quest’ottica, un processo di Coaching che traduce il presente in una azione futura consapevole e autodeterminata, è utile per consentire al Coachee di ritrovare e riconoscere il vero di sé, supportandolo nel coraggio di essere sé stesso.

Diventare autentici passa dunque per questa consapevolezza, come ben esplicitata dal counselor Rollo May: “ognuno deve sopportare la tensione tra due parti opposte”, ovvero il condizionato e l’incondizionato.
Non siamo creature solo orizzontali, né solo verticali, al contrario viviamo in entrambe le dimensioni, si tratta di trovare quindi una autentica intersezione di equilibrio tra le parti.”

Se ti è piaciuto l’argomento puoi approfondirlo leggendo l’articolo “Diventare Coach: guida alla crescita e all’autenticità”.

 

 

In esclusiva per INCOACHING®, testo di Simona Rebecchi – Coach professionista diplomata INCOACHING®

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