Categoria: L’esperienza sportiva di un gruppo di bambini autistici

Categoria: L’esperienza sportiva di un gruppo di bambini autistici

L’esperienza sportiva di un gruppo di bambini autistici

Il progetto pilota prevede attività di gioco, allenamento e preparazione allo sport a favore di soggetti in età prescolare affetti da autismo. Il progetto si svolge nel periodo estivo presso il “Parco Vita” del Comune di Solaro (MI) e nel periodo invernale presso il centro sportivo “Aquadolce” di Cusago (MI).
Lo sport è ormai riconosciuto dal mondo medico-scientifico come efficace strumento riabilitativo e terapeutico per tutte le persone portatrici di handicap fisici e/o mentali.
La partecipazione è determinante per acquisire maggiore consapevolezza, con lo scopo di superare i propri limiti percepiti.

I benefici conseguenti allo sforzo fisico, insieme ad una grande gratificazione personale, determinata dai momenti di integrazione, inclusione e socializzazione, rappresentano il fine della nostra attività, così come l’aiutare i ragazzi con lo sport, fatto con gioia, passione e dedizione per raggiungere risultati inattesi come documentato dai video allegati e relativi ad un progetto pilota avviato a luglio 2013 a favore di 7 bambini autistici, progetto finanziato dalle loro famiglie e dalla società di video-produzioni MC2 di Mauro Cozza – Cantù.

Obiettivi generali del progetto

  • Offrire sport con operatori competenti e appassionati.
  • Creare occasioni di incontro a tutti i partecipanti per crescere insieme.
  • Dare un reale aiuto alle famiglie dei disabili con un team di professionisti al loro fianco.
  • Trasferire la nostra esperienza ad altre strutture e famiglie, documentando attraverso alcuni video i momenti di attività sportiva.
  • Formare altri educatori /allenatori speciali tra cui alcuni disabili nelle specifiche realtà del territorio.
  • Diffondere il nostro operato per informare le famiglie ad incontrare lo sport come veicolo all’inclusione sociale nei loro quartieri.

Obiettivi specifici del progetto
Per i ragazzi:
– Miglioramento dello stato psico-fisico, incremento dell’autostima e dell’autoefficacia, promozione dello sviluppo delle relazioni interpersonali e dell’autonomia globale, educazione alle regole, integrazione con i pari “normodotati”.
Per le famiglie:
– Coinvolgimento in alcune attività sportive e nelle dinamiche del progetto, promozione di reti tra famiglie, diminuzione del rischio di isolamento sociale, vivere esperienze di benessere per l’intero nucleo familiare
Per la comunità locale:
– Azioni di sensibilizzazione e formazione ad uno sport inclusivo, creazione di realtà sportive maggiormente capaci di accogliere i bambini e i ragazzi con disabilità.

Massimo Magnocavallo

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Lo sport come inclusione

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